Concluso il Camp di Natale. Zanotto: "I ragazzi si son divertiti imparando qualche parola in inglese"
07-01-2016 01:40 - News Generiche
Si è concluso il Camp di Natale, andato in scena dal 2 al 5 gennaio a San Miniato e avente come ospiti Christian Ferrante (il tema delle sessioni è stato “l’allenamento strutturato nel gioco del calcio”, prendendo spunto dal suo omonimo libro realizzato assieme a Domenico Mattiaccia) e Paolo Zanotto, che ha tentato un primo approccio del metodo KidsBrain Sport, nato tre anni fa in Spagna e avente come obiettivo l’apprendimento della lingua inglese divertendosi e facendo sport. Per sapere com’è andata abbiamo contattato proprio Zanotto, che è il responsabile di KidsBrain a Siena.
Paolo, com’è andata questa iniziativa?
Si trattava di un progetto pilota, è la prima volta viene fatto un corso di questo tipo. KidsBrain si è formato tre anni fa in Spagna, è appena sbarcato in Italia e abbiamo inaugurato questa metodologia a Siena. I ragazzi si sono divertiti, hanno anche imparato qualche parola in inglese nonostante fossero solo quatto appuntamenti. Alla cena dei saluti sono stato accolto con un ‘bye bye’, quindi qualcosa è stato recepito!
Oltretutto l’inglese è una lingua ormai imprescindibile per un calciatore.
Esattamente. Quello che penso e spero abbiano compreso i ragazzi è che l’inglese è fondamentale da tutti i punti di vista per qualunque cosa e anche nel mondo del calcio non può mancare. Viviamo in un mondo globalizzato, interconnesso, con diversi giocatori e allenatori che vanno all’estero. Dominare un idioma come quello inglese è un passe-partout che apre ogni porta.
Ci saranno altri appuntamenti?
Mi auguro di sì. Si è intavolato questo progetto col San Miniato, con Simone Gasperini che è la mente di questo. Ha avuto la lungimiranza di pensarla prima ancora di saperla, questa idea. Noi avevamo un prodotto specifico, lo abbiamo attuato con questo camp che è un progetto pilota, spero in futuro possa dare i frutti costruendo qualcosa di più definito, nel periodo estivo o sicuramente nel prossimo inverno.
In Spagna come sta andando avanti questo progetto?
Sono tre anni che va avanti molto bene. Ci sono tanti punti in tutta la penisola iberica, solo nella sede centrale di Madrid ci sono diversi centri con svariati gruppi di bambini che fanno questi corsi. KidsBrain è un programma più ampio, che prevede per esempio lo studio della matematica con l’abaco giapponese, ma anche il KidsBrain Sport è diffusissimo e in Europa viene applicato al calcio perchè è lo sport più diffuso, ma in generale si approccia alla forma fisica, e dunque a tutti gli sport, come il rugby e la pallavolo.
Paolo, com’è andata questa iniziativa?
Si trattava di un progetto pilota, è la prima volta viene fatto un corso di questo tipo. KidsBrain si è formato tre anni fa in Spagna, è appena sbarcato in Italia e abbiamo inaugurato questa metodologia a Siena. I ragazzi si sono divertiti, hanno anche imparato qualche parola in inglese nonostante fossero solo quatto appuntamenti. Alla cena dei saluti sono stato accolto con un ‘bye bye’, quindi qualcosa è stato recepito!
Oltretutto l’inglese è una lingua ormai imprescindibile per un calciatore.
Esattamente. Quello che penso e spero abbiano compreso i ragazzi è che l’inglese è fondamentale da tutti i punti di vista per qualunque cosa e anche nel mondo del calcio non può mancare. Viviamo in un mondo globalizzato, interconnesso, con diversi giocatori e allenatori che vanno all’estero. Dominare un idioma come quello inglese è un passe-partout che apre ogni porta.
Ci saranno altri appuntamenti?
Mi auguro di sì. Si è intavolato questo progetto col San Miniato, con Simone Gasperini che è la mente di questo. Ha avuto la lungimiranza di pensarla prima ancora di saperla, questa idea. Noi avevamo un prodotto specifico, lo abbiamo attuato con questo camp che è un progetto pilota, spero in futuro possa dare i frutti costruendo qualcosa di più definito, nel periodo estivo o sicuramente nel prossimo inverno.
In Spagna come sta andando avanti questo progetto?
Sono tre anni che va avanti molto bene. Ci sono tanti punti in tutta la penisola iberica, solo nella sede centrale di Madrid ci sono diversi centri con svariati gruppi di bambini che fanno questi corsi. KidsBrain è un programma più ampio, che prevede per esempio lo studio della matematica con l’abaco giapponese, ma anche il KidsBrain Sport è diffusissimo e in Europa viene applicato al calcio perchè è lo sport più diffuso, ma in generale si approccia alla forma fisica, e dunque a tutti gli sport, come il rugby e la pallavolo.
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